Sono tanti i rifiuti che ogni anno si accumulano sulle coste del Mar Mediterraneo. Per questo motivo Legambiente ha deciso di affrontare la minaccia che arreca gravi danni agli ecosistemi oceanici, con conseguenze sulla fauna selvatica e sugli esseri umani.

Attraverso l’indagine Beach Litter, ogni anno l’associazione ambientalista monitora l’inquinamento delle spiagge, raccogliendo i rifiuti dispersi e classificandoli secondo un protocollo internazionale con l’obiettivo di evidenziare in che modo le attività umane impattano sullo stato di salute dei nostri mari e delle nostre coste.

Nell’ambito delle attività messe in atto seguendo il manifesto etico BeAsOne, gli atleti dell’Under 14 rossoblù, accompagnati dai tecnici e dai volontari di Legambiente Sardegna, hanno indossato i guanti, preso in mano le pinze e ripulito il lungomare Su Siccu.

Prima, però, sugli spalti dell’Unipol Domus i ragazzi hanno avuto modo di conoscere meglio la mission di Legambiente e di affrontare il tema della dispersione dei rifiuti, soprattutto quelli in plastica, attraverso una formazione interattiva – con tanto di competizione in forma di quiz – tenuta dal Coordinamento Giovani dell’associazione.

L’iniziativa, che ha visto raccogliere numerosi sacchi di plastica, vetro-lattine e secco, è stata sostenuta dal gruppo Moby, front jersey sponsor della prima squadra rossoblù.

Così Marta Battaglia, Presidente di Legambiente Sardegna: “Siamo molto felici di proseguire la collaborazione con il Cagliari Calcio per il rispetto del nostro Pianeta. Gli apprezzamenti rivolti ai ragazzi da tante persone che passeggiavano a Su Siccu dicono molto della capacità di iniziative come questa – soprattutto se ad animarle sono i più giovani – di stimolare anche negli altri comportamenti virtuosi. Raccogliere rifiuti restituendo decoro ai luoghi urbani, ai parchi e alle spiagge è un’azione solo apparentemente piccola, ma invece è in grado di suscitare una riflessione profonda sul rapporto tra il nostro quotidiano e l’ambiente che ci circonda”.