“Curva Futura” e “Io Tifo Positivo”, andare allo stadio è ancora più bello

Gioia ed entusiasmo, guardando al futuro grazie agli occhi e all’esempio fornito dai tifosi più giovani, di qualsiasi fede calcistica. La “Curva Futura” della Sardegna Arena esiste ormai dal 2018, e il solco tracciato da questo progetto è forte, tangibile, una guida per tutto il sistema, essendo stato il primo settore in Italia costruito per ospitare i bambini. Un progetto ideato e gestito dalla Fondazione “Carlo Enrico Giulini”, con la collaborazione di Infront.

Furono il Presidente rossoblù Tommaso Giulini e il Professor Paolo Giulini, Consigliere d’Amministratore della Fondazione, a tagliare il nastro di inaugurazione il 16 settembre 2018, prima di un Cagliari-Milan dal sapore speciale. Sulla maglia, in quell’occasione, la speciale patch sulla maglia del Cagliari, con il logo della “Scuola di Tifo”, altro progetto ideato e gestito dalla Fondazione Carlo Enrico Giulini del quale la “Curva Futura” è una delle emanazioni.

“Curva Futura” vede in occasione di ogni partita 136 bambini sugli spalti, pronti a sostenere la propria squadra secondo i dettami di un tifo appassionato ma sempre corretto, mai contro gli avversari. “Questo progetto persegue una vasta politica di prevenzione primaria della violenza nello sport, volta a creare un humus sociale ed educativo per realizzare modelli più armoniosi e creativi di costruzione identitaria della passione del tifo”, ha affermato Paolo Giulini. “Ciò a discapito dello sviluppo di emozioni negative tra il pubblico degli stadi, come rabbia e rancore, delusione e sospetto, che prefigurano il rischio di confondere competizione e conflitto, dove il competitore avversario diventa il nemico da perseguire”.

“In questi anni il Cagliari Calcio ha lavorato per sviluppare un’importante filosofia di educazione allo sport – spiega il Direttore Generale del Cagliari Calcio, Mario Passetti – affiancando le attività e le iniziative della Fondazione: con i progetti “Scuola di tifo”, “Io Tifo Positivo” e “Coppa Quartieri” sono stati coinvolti ogni anno oltre 2.000 bambini. Anche questo ci ha portato a ideare e realizzare, grazie al contributo di Infront, un intero settore dedicato ai tifosi e agli sportivi di domani, la “Curva Futura”.

“Abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto del Cagliari – spiega Infront Italy – perché riteniamo che una grande azienda di sports marketing come la nostra abbia un ruolo che va oltre la pura intermediazione di diritti. Vogliamo infatti essere protagonisti e sostenere iniziative volte a migliorare le strutture ricettive sportive e far crescere il clima di festa e di passione sportiva all’interno degli stadi: per questo motivo ringrazio il Presidente Giulini e il Direttore Passetti che ci hanno offerto questa grande opportunità”.

“Io tifo Positivo” ha l’obiettivo di insegnare ai ragazzi la cultura della sport attraverso un percorso educativo volto a prevenire il tifo violento e il razzismo. Sin da piccoli si impara il rispetto reciproco, la lealtà e la collaborazione. Il progetto, attivo in Sardegna dal 2014, coinvolge bambini di tutto il territorio in iniziative e incontri tenuti dagli educatori. E negli spalti diventano loro i protagonisti – dando anche il buon esempio ai propri genitori – attraverso slogan e messaggi positivi, mettendo in campo un tifo appassionato e corretto.

La Curva Futura della Sardegna Arena è stata inoltre premiata ai “TheStadiumBusiness Awards 2020”, l’iniziativa che ogni anno premia i migliori progetti nell’ambito dell’impiantistica sportiva a livello mondiale in fatto di realizzazione, sviluppo e gestione. Parole chiave: innovazione e successo. La Curva Futura ha saputo conquistare la giuria internazionale di esperti che gli ha assegnato il primo posto nella categoria “Fan Experience”, quella dedicata agli impianti capaci di offrire un’esperienza unica ai tifosi. Sono oltre tremila i piccoli supporter che in ogni stagione animano la “Curva Futura”, gremita in occasione di tutte le gare casalinghe del Cagliari. Striscioni, cori, incitamenti incessanti per la propria squadra del cuore, ma mai contro gli avversari: un tifo genuino all’insegna dei valori positivi dello sport, trasmessi prima in aula dagli educatori della “Scuola di tifo” e quindi messi in pratica allo stadio dai bambini, i tifosi di domani. Una festa che ha avuto spesso ospiti speciali come i calciatori della prima squadra, gli atleti paralimpici Bebe Vio e Daniele Cassioli.

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